Allenamento a digiuno

E’ il mezzo piu’ semplice per lavorare in carenza di glicogeno, ma bisogna adottare un po’ di buon senso.
Correre con pochi zuccheri in corpo, comporta la necessità di maggiore apporto di ossigeno per trasformare i grassi in energia; questo significa che le ripetute saranno piu’ faticose, i ritmi più bassi, il cuore batterà più forte etc etc.
Il nostro organismo è una macchina perfetta che si adatta alle necessità del momento e , dopo le prime settimane di “sofferenza”, diverrà sempre piu’ capace di utilizzare maggiori quantità di grassi nell’unità di tempo.
Correre a digiuno non significa però abbuffarsi la sera prima.
Significa invece correre al mattina senza colazione e con una cena molto leggera la sera prima.
In questo modo avremo consumato le scorte di glicogeno durante la notte e ci troveremo da subito a dover utilizzare i grassi come fonte energetica.
Una raccomandazione molto utile è la gradualità; ovvero cominciare con le sedute di corsa lenta da principio, fino pian piano a fare anche sedute impegnative.
esempio: ripetute su 1000 in 3’30” al km risulteranno ” normali” se corse a digiuno 10” piu’ lente(3’40”).

Alberto Biscardi

Non fermarti qui

Continua ad esplorare

Il fartlek e le sue varianti

Fartlek ondulato Consiste nel correre per un periodo di 40-60’ su terreno ondulato (salite e discese non molto lunghe) possibilmente in circuito. I tratti in

corsa media

Come si corre in salita

Come si corre in salita L’errore da evitare è quello di piegarsi in avanti a livello delle anche. Questo incrementa notevolmente il costo del gesto

Le Ripetute medie in salita (RMSAL)

Le Ripetute medie in salita (RMSAL) Di questo mezzo allenante, ne esistono 2 varianti: le Ripetute medie per lo sviluppo della forza quelle per “mezzofondisti”. Ma partiamo

i cANALI PODCAST DOVE ASCOLTARCI

ci trovi anche su

Iscriviti alla newsletter

Se vuoi entrare a fare parte della famiglia di obiettivo running iscriviti alla newsletter in modo da accedere prima a promozioni e sconti