La forza massima è la forza più elevata che il sistema neuromuscolare può esprimere con una contrazione massima volontaria.
Può sembrare facile definire la forza massima, ma in realtà non lo è affatto. Innanzitutto bisogna differenziare i vari tipi di contrazione: eccentrica, concentrica, isometrica.
- CONCENTRICA: quando il muscolo si contrae mentre si accorcia. Sono le contrazioni che si verificano quando la direzione della forza resistente è opposta alla direzione del movimento, quindi ogni volta che si esegue un lancio, un balzo, si solleva un peso, si “tira” qualcosa verso di sé, ecc.
- eccentrica :avviene quando la direzione della forza alla quale ci opponiamo è uguale a quella del movimento. Nella fase discendente di uno squat, non cediamo alla forza di gravità, ma vi resistiamo in parte, assecondandone l’effetto ma “frenandone” l’azione. Lo stesso accade nella corsa, quando appoggiamo il piede al suolo la gamba si piega per “ammortizzare” l’impatto: il quadricipite si allunga mentre si contrae per “frenare” la caduta.
- isometrica avviene quando non c’è movimento: il muscolo resiste alla forza in posizione statica. In alcuni sport sono presenti tutti i tipi di contrazione: pensiamo al sollevamento pesi o allo sci alpino, dove in alcune fasi della curva, e soprattutto nella posizione a uovo, le gambe dello sciatore resistono alle forze inerziali e di gravità in posizione statica.
La forza prodotta nella contrazione eccentrica è superiore (dal 5 al 45%) rispetto a quella isometrica, che a sua volta è maggiore (dal 5 al 20%) rispetto a quella concentrica.
Per una corretta definizione, possiamo introdurre il concetto di forza massima potenziale del muscolo, che viene espressa quando tutte le sue fibre vengono attivate, e che dipende ovviamente dalla sezione del muscolo (cioè dalla sua grandezza) e dalla composizione del muscolo (tipo di fibre).
Alberto Biscardi