Torniamo ancora una volta su di un argomento che suscita sempre moltissimi dubbi!
Per dimagrire, meglio la corsa o la camminata?
Per dimagrire bisogna assumere meno calorie di quelle che si consumano e quindi è solo la caloria la variabile a cui bisogna riferirsi. L’organismo umano è in grado di trasformare i carboidrati e le proteine in grassi: è per questo che eliminando i grassi non necessariamente si dimagrisce!
Lo stesso vale per l’attività fisica. Il meccanismo è questo: se lo sforzo è blando consumo poche calorie al minuto, di queste calorie una quota molto grande è costituita dai grassi. Aumentando lo sforzo aumentano le calorie consumate al minuto, di queste calorie una quota inferiore è costituita dai grassi e una quota maggiore dai carboidrati.
Vediamo perché, di fatto, conviene la seconda opzione:
1) Con l’attività blanda (camminata) non si ottiene beneficio cardiovascolare, psicologico (resistenza alla fatica), non si abbassa significativamente la pressione, non si ottiene grandi benefici muscolari, non si migliora il quadro ormonale, non si stabilizza significativamente la glicemia.
In parole povere, “dentro” rimani sostanzialmente sedentario, a meno che si inizi a praticarla molto intensamente, e in questo caso la salita è quasi obbligatoria .
2) Per consumare una quantità significativa di calorie, si deve praticare l’attività blanda per un tempo molto lungo.
Se si corre sono sufficienti 4-5 ore la settimana per consumare una quantità di calorie sufficiente per dimagrire/mantenere il peso forma. Se si cammina deve farlo per almeno 10-14 ore la settimana, ovvero almeno 1,5 ore al giorno che non tutti hanno a disposizione!
Bisogna considerare che in un’ ora di corsa un soggetto di 70 kg, mediamente allenato, percorre 10 km consumando circa 700 kcal, di cui almeno 200 kcal di grassi. Camminando velocemente (5 km all’ora) un soggetto non allenato alla corsa consuma 300 kcal di cui 150, massimo 200 di grassi. Come vedi, a parità di tempo correndo si consumano più grassi.
Alberto Biscardi