Posizione 2: samson strech
Presa dall’allenamento funzionale (ma presente anche nello Yoga e nella rieducazione posturale globale) aiuta ad allungare e detendere l’ileopsoas, considerato da diversi esperti come un muscolo il cui accorciamento può dare origine ad infortuni agli adduttori.
Non a caso è un muscolo formato da 2 ventri che permette la flessione della gamba sul bacino, ma allo stesso tempo ne provoca l’antiversione; considerando che va maggiormente incontro ad un irrigidimento piuttosto che ad ipotonia (cioè tende a diventare troppo forte e corto), è molto importante un corretto allungamento, in particolar modo con l’accurata sensibilità di percepire eventuali differenze tra il destro ed il sinistro, anche questo spesso causa di infortuni.
Il samson strech permette proprio di allungare la catena cinetica in cui è presente l’ileopsoas.
per questo motivo è importante anche alzare correttamente le braccia e tenere il busto eretto.
In questo modo tutti i muscoli della catena si allungheranno senza il rischio che una zona, eventualmente contratta, prenda “in prestito” l’estensibilità di una adiacente (della stessa catena), rimanendo rigida.
La posizione può essere tenuta circa 30” per lato, fino a 3 volte.
Affinchè l’esecuzione sia corretta, si deve cercare di comprendere eventuali asimmetrie (ad esempio l’estensione di un lato del corpo minore dell’altro) e non accentuarle.
In altre parole, i parametri di allungamento dei 2 lati dovrebbero essere tarati secondo la parte meno estensibile.