Svolgendo un lavoro ad alta intensità le riserve energetiche del muscolo si esauriscono in pochi secondi.
Continuando con tale impegno, si attiva il sistema energetico ANAEROBICO LATTACIDO, ovvero il lavoro si svolge in assenza di OSSIGENO.
Tale meccanismo fa in modo di avere una produzione di energia di ben 2,5 volte superiore rispetto al meccanismo di tipo Aerobico ma di breve durata.
La conseguenza di tale lavoro è un accumulo di lattato nel sangue dei muscoli che cominciano ad inibire la propria capacità di contrazione.
Bisogna fare però attenzione a non confondere LA POTENZA LATTACIDA con LA RESISTENZA LATTACIDA.
Vediamo in breve le relative definizioni:
Per potenza lattacida si intende la capacità di eseguire un esercizio fisico ad elevata intensità con una considerevole produzione di acido lattico.
Per resistenza lattacida si intende la capacità di resistere ad accumuli via via maggiori di lattato nei muscoli.
Come si allena la Resistenza lattacida?
I lavori classici sono gli interval training, nei quali si riempe il muscolo di lattato durante i ritmi veloci e si svuota parzialmente durante i ritmi di recupero.
In pratica, resistere al lattato significa creare degli adattamenti muscolari tali da potere aumentare la capacità di lavoro alla presenza di scarti metabolici.
Un esempio di allenamento alla resistenza lattacida, può essere:
20′ riscaldamento+ allunghi+ mobilità articolare
10 x400 metri al ritmo del massimo consumo di ossigeno con recupero sostenuto di 200 metri
Questo tipo di lavoro contribuisce allo sviluppo della velocità(correndo al limite della soglia aerobica) ed allo sviluppo della resistenza al lattato(correndo il breve recupero a ritmi sostenuti).
Alberto Biscardi