Probiotici
Rappresentano sicuramente la classe di integratori a cui vengono attribuiti i maggiori benefici per salute del microbiota intestinale.
ma è veramente così?
Secondo la FAO e l’OMS, sono “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Da questa definizione è importante comprendere 2 aspetti importanti: il primo è che “siano in quantità adeguata” (vedremo poi qual’è) e il secondo che ci sia la certezza che “apportino un beneficio”.
La classe di questi micro-organismi più conosciuta sono i fermenti lattici.
Per quanto riguarda la salute in generale, l’efficacia maggiore è ritenuta nella cura da diarrea indotta da antibiotici; alcuni studi ne hanno evidenziato anche l’utilità per contrastare ulteriori effetti avversi indotti sempre da terapie antibiotiche.
Un altro effetto interessante è quello di potenziare il sistema immunitario (nell’intestino risiede il 70% del sistema immunitario) facilitando la formazione di un microbiota sano ed efficiente.
Purtroppo, il numero di ricerche che utilizzano il rigoroso metodo scientifico è ancora in numero insufficiente per poterne affermare con certezza l’efficacia, anche in relazione alla difficoltà nell’isolare gli effetti delle singole specie.
Appare quindi ovvio come la loro somministrazione in caso di patologia o disturbi, debba essere effettuata previa prescrizione o consiglio medico.
Uso dei probiotici per gli sportivi
Le particolari condizioni a cui possono essere sottoposti gli atleti di alto livello (stress, carichi di lavoro elevati, disturbi del sonno, lunghi viaggi, ecc.) possono incrementare il rischio di malattie.
considerando che il 70% del sistema immunitario risiede nell’intestino, e che i probiotici favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, allora è lecito attendersi che un loro corretto utilizzo possa aiutare a mantenere l’efficacia del sistema immunitario.
Ma cosa ne dicono le evidenze scientifiche?
L’efficacia più comprovata per gli sportivi è la riduzione delle infezioni del tratto respiratorio superiore (raffreddore comune, infezioni del naso e della gola) e malattie correlate.
Per quanto riguarda la funzione gastrointestinale (correlata allo stato di benessere del microbiota), un’adeguata integrazione con probiotici probabilmente è in grado di ottimizzare la permeabilità della membrana e migliorare la funzione intestinale; malgrado questo, attualmente non è possibile affermare che riduca la sintomatologia o gli esiti delle problematiche intestinali in gara ed in allenamento. Presumibilmente l’effetto è dipendente dallo stato di salute dell’intestino (su un intestino sano probabilmente non comportano benefici significativi), dal dosaggio, dal tipo di probiotici utilizzati e dalla lunghezza del periodo di somministrazione.
Ma hanno effetto ergogenico? Cioè, sono in grado di migliorare la performance?
No, non è mai stato dimostrato che i probiotici abbiano effetto ergogenico, ma potenziando il sistema immunitario, possono aiutare l’atleta a rimanere maggiormente in salute e ridurre il rischio di dover interrompere gli allenamenti a causa di stati patologici associati alle vie aeree superiori e malanni annessi.
Anche per gli sportivi, è consigliabile che questi questa tipologia di prodotti sia prescritta da personale qualificato.
ma come valutare un buon prodotto da un integratore meno efficace?
Vediamo sotto i requisiti.