Svolgendo un lavoro ad intensità elevata, le riserve energetiche muscolari, si esauriscono nel giro di pochi secondi e continuando si attiva il MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO.
In pratica si lavora in assenza di ossigeno.
Questo meccanismo fa in modo che si abbia una elevata produzione di energia (anche 2,5 volte superiore a quella prodotta dal meccanismo aerobico) ma anche di una cospicua produzione di acido lattico, che manda in tilt i muscoli , limitandone la loro capacità contrattile.
Diamo a questo punto un paio di definizioni utili:
- Potenza lattacida: capacità di sostenere uno sforzo elevato con conseguente formazione di acido lattico in maniera molto consistente
- Resistenza lattacida: capacità di resistere ad un lavoro a ritmi elevati che portano ad un progressivo accumulo di acido lattico
Un esempio di allenamento di resistenza lattacida è questo:
- 10*400 metri con recupero 200 metri
Il nostro atleta corre i 400 metri al ritmo del suo VO2MAX e poi recupera i 200 metri a ritmo di 90’’ più lento.
Questo esercizio è uno stimolo allenante della parte veloce( ritmo dei 400 metri alla velocità aerobica) e del ritmo resistente ( si corrono un buon numero di km ad un buon ritmo medio) .
I lavori di resistenza lattacida danno dei buoni risultati e ed in tempi rapidi; bisogna però saperli inserire all’interno di un piano di lavoro ben calibrato, in quanto rappresentano degli sforzi allenanti di notevole intensità.