In molti mi chiedono di fare chiarezza su questi modelli di calze che a detta di molti sono un vero toccasana per i muscoli delle gambe, per il recupero muscolare e addirittura per migliorare la performance!
Cerchiamo di analizzare da un punto di vista oggettivo cosa sono e a cosa servono queste calze dette Booster.
Materiali e curiosità
I materiali di cui sono composte sono fondamentalmente cotone, lycra, poliammide in percentuali a seconda della marca.
Vi sono infatti molti tipi di modelli e può variare anche il livello di compressione.
Quest’ultimo è normalmente specificato sull’etichetta del prodotto con l’indicazione dei millimetri di mercurio.
Qualcuno si sarà chiesto perché hanno solamente il gambale.
Questo perché persone con lo stesso numero potrebbero non avere la stessa altezza e anche la lunghezza delle loro tibie potrebbe essere diversa, rendendo difficile creare delle taglie standard.
Inoltre in questo modo si possono indossare le calze specifiche per il proprio sport.
C’è anche un motivo di durabilità del prodotto, in quanto le calze tendono a rompersi fondamentalmente sul piede e non sulla parte del polpaccio.
Le origini delle Calza Booster:
Il nome “Booster” innanzitutto si riferisce al modello di calze compressive realizzato dall’azienda francese “BV Sport” e gli ideatori sono il medico sportivo Serge Couzan e l’angiologo (medico che si occupa delle malattie dell’apparato circolatorio) Michael Prufer.
Quest’ultimo è stato anche campione del mondo di sci e ha vinto la medaglia d’oro ai giochi olimpici ad Albertville nel 1992.
I due medici vascolari nel tentativo di migliorare la prestazione muscolare e velocizzare la fase di recupero, decisero di unire le loro competenze.
Dopo aver effettuato molti studi su diversi atleti di alto livello, progettarono e misero a punto le calze booster di cui furono equipaggiati nel 1998 tutti i calciatori della nazionale francese di calcio, in occasione dei mondiali poi vinti proprio in Francia.
A cosa servono:
Durante lo sforzo i muscoli ricevono il sangue ricco di ossigeno attraverso le arterie e lo restituiscono ricco di tossine.
Ciò avviene per qualsiasi muscolo sotto sforzo, tuttavia i polpacci sono maggiormente soggetti all’accumulo di tossine.
Le calze booster contribuiscono a favorire il ritorno venoso e il conseguente smaltimento delle tossine che sono all’origine dell’affaticamento, del dolore e dei crampi.
La funzione principale delle calze booster è perciò quella di liberare i muscoli dall’acido lattico.
Esse garantiscono una compressione adeguata sui polpacci, evitando indurimenti ed affaticamenti eccessivi rendendoli particolarmente indicati a chi rientra da un infortunio o comunque a chi per qualunque motivo non ha svolto nessuna attività fisica per molto tempo.
Aumentano la reattività in fase di spinta e permettono anche di recuperare prima da uno sforzo e in maniera più efficiente.
Permettono di correre per molto più tempo ritardando la sensazione della fatica.
La compressione inoltre riduce le oscillazioni e le vibrazioni del polpaccio abbassando i rischi di stiramenti.
Riassumendo migliorano prestazione, il recupero e diminuiscono gli infortuni.
Tra tutti questi benefici è bene ricordare che non vi è un aumento della velocità.
Il mio personale punto di vista sulle calze Booster è evidentemente quello di provarle e verificare di persona se effettivamente si riscontrano le cose suddette(tutte o in parte).
Credo altresì, che non bisogna lasciarsi condizionare troppo da slogan miracolistici, bensì considerarle come un integratore possibile alla normale routine di stretching, mobilità articolare e buon senso che senza dubbio fanno la grande differenza.
E’ come assumere integratori di ogni genere e magari avere una dieta sbilanciata e priva di tutti gli elementi e microelementi e credere che ciò possa migliorarti la vita sportiva…e non!
Sine qua non… cari appassionati di Atletica!