Solitamente si pensa all’atleta come ad un’entità fisica e basta, che corre, salta, lancia.
Come allenatore, ma in primis come atleta, so benissimo che la mente ed il corpo funzionano in sinergia.
Solo un ottimo rapporto tra la mente ed il corpo può portare al successo.
Si può erroneamente pensare che la preparazione mentale sia solo una prerogativa di sport d’elite, per atleti professionisti; in verità non è affatto così, anzi dovrebbe essere un punto fermo di lavoro per ogni atleta ed ogni tipo di preparazione(per tutti i livelli).
“meglio avere una mente forte che un talento naturale”
Questa frase racchiude secondo me l’essenza del mental coaching.
Quanti atleti che evidentemente portati per dote naturale per una disciplina, non sono riusciti a dare il meglio di se stessi e magari sono usciti di scena anzitempo?
Cosa ha fatto la differenza rispetto a chi, sicuramente meno dotato, ma con una forza mentale tale da sopperire alle minori doti fisiche?
La differenza l’ha fatta la mente, la capacità di superare le difficoltà , le crisi, le paure , le ansie che si creano in ogni occasione, in ogni allenamento, in ogni gara.
Molti di voi ignorano il potere della mente, ignorano la differenza che puo’ fare in una competizione.
Ovviamente, come il resto del nostro corpo, va allenata, bisogna insegnarle a lavorare in maniera giusta.
Questo si può fare attraverso piccoli cambiamenti di approccio alle gare, agli allenamenti, attraverso banali eliminazioni di parole dal nostro uso comune, dall’abituarsi a creare delle aspettative positive, dal modificare una semplice parola per ribaltare completamente il senso del discorso…
Io lo chiamo mental coach….
Alberto Biscardi