La corsa in salita

Mi capita spesso di sentire dire ” hai una bella massa muscolare, te vai forte in salita” oppure” io sono senza muscoli, le gare in salita non sono fatte per me”.

Sono affermazioni e  convinzioni(molto comuni) errate.

vediamo il perchè.

La dote di un buon podista “scalatore” riguarda  soprattutto la sua costituzione fisica, in riferimento  al rapporto peso /potenza.

Bisogna però far dei distinguo:

  • nelle salite con asfalto e con pendenze di poco rilievo, anche un atleta ben strutturato muscolarmente ( con una struttura non leggerissima ) può andare forte
  • nelle salite più impegnative e con terreno non regolare, il corridore dalla struttura più legger avrà molti vantaggi
  • nelle gare miste (salite e discese) ci sono delle sollecitazioni traumatiche dovute al forte impatto della struttura al suolo ad ogni appoggio
  • nelle gare con sola salita è più facile gestire le energie e tenere un passo uniforme

Come si affrontano le salite?

Mi riferisco a gare in cui ci sono tratti lunghi di salita da percorrere con pendenze elevate ed impegnative.

  • Una eccessiva ampiezza del passo è da sconsigliare
  • il baricentro deve rimanere ad una certa altezza
  • bisogna lavorare bene coi piedi (reattività) ma non usare troppa forza che risulterebbe troppo anti-economica

Per diventare dei buoni scalatori , oltre alla natura , ci dobbiamo allenare in direzione di forza -resistente , prediligendo percorsi di collina(lunghi collinari), alternati a sedute di forza esplosiva su pendenze molto impegnative(15-20%) per brevi tratti(30”-45”).

Ovviamente tutto va calibrato in base alla tipologia di gara che stiamo preparando, inserendo all’accorrenza sterrato, bosco etc etc.

Buone corse…

Alberto Biscardi

 

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