Il carico ottimale non è identico per ciascun soggetto, ma studi condotti su fondisti suggeriscono che, mediamente,il regime di lavoro ideale potrebbe corrispondere ad un dispendio energetico di 5000-6000 kcal alla settimana, ossia ad un volume di 80-95 km alla settimana.
L’entità del miglioramento della capacità aerobica, dipende in parte dal dispendio energetico di ciascuna seduta di allenamento e dalla quantità di lavoro compiuto in alcune settimane.
Molti atleti ed allenatori ritengono di potere dedurre che il miglioramento della potenza aerobica è proporzionale al volume di allenamento; se il volume di allenamento fosse lo stimolo principale per gli adattamenti muscolari, il soggetto con il maggior dispendio energetico durante l’allenamento, dovrebbe avere il VO2max più elevato.
Ma non è così.
Il margine di incremento ottenibile con allenamento, sembra avere un limite superiore.
Il grado di adattamento alla resistenza dipende oltre che dal volume, anche dall’intensità della seduta.
L’allenamento su distanze lunghe a bassa intensità infatti non sviluppa gli schemi nervosi del reclutamento delle fibre muscolari e neanche l’alto tasso di trasformazione di energia richiesto nelle prestazioni di resistenza aerobica massimale.
L’allenamento ad alta intensità può prevedere sia esercizi intervallati da pause(interval training) sia esercizi continui ad una velocità prossima a quella di gara.
Nel prossimo articolo prenderemo in esame i benefici di ciascuno dei due tipi di allenamento.