Lo sportivo tende a sopravvalutare (o meglio, a mal valutare) il ruolo dell’alimentazione.
Io ormai mi sono reso conto che posso mangiare polenta e cinghiale o pasta in bianco che vado esattamente uguale negli allenamenti e nelle gare, se do il tempo all’organismo di digerire i pasti.
Gli sportivi spesso pensano che l’alimentazione abbia chissà quale importanza, per esempio imputando ogni momento di stanchezza all’alimentazione (e non, per esempio, allo stress del lavoro o allo stress di considerare lo sport come un lavoro…).
In realtà il nostro organismo, se ben allenato, va in crisi energetica solo dopo allenamenti molto, ma molto lunghi, ben superiori alle 2 ore.
È più che sufficiente mangiare in modo sano evitando le schifezze e rimanendo in peso forma (e già questo molti sportivi non lo fanno…) piuttosto che stare a calcolare fino all’ultimo grammo i carboidrati o mangiare 6 volte al giorno.
Sennò va a finire che, se ci preoccupiamo di tenere il fisico sempre al top dell’energia, la volta che non ci riusciamo va in crisi perché non allenato a gestire queste situazioni!
Alberto Biscardi