Il progressivo parte seconda

Il mini-progressivo per il mantenimento delle abilità di gara

Esistono momenti della stagione in cui il periodo che intercorre tra le competizioni è giusto dedicarlo prevalentemente al mantenimento; questo non deve essere fatto esclusivamente da corse lente, ma anche da ritmi che in parte ricalchino quelli di gara (senza esagerare) e tutte le altre velocità allenanti.

Infatti, correre tanti Km lentamente non fa altro che far diventare il runner “più lento”.

Di conseguenza, sono da inserire anche stimoli allenanti ad intensità superiori, ma che non vadano a stressare eccessivamente il runner.

Il mini-progressivo rientra proprio in questo tipo di utilità.

Sostanzialmente sono tratti di 5’ corsi in progressione, inseriti all’interno dei propri allenamenti.

nei 5’ di durata della “ripetizione” si corrono 2’ di Corsa media (CM), 2’ di CV (Corsa Veloce) e 1’ a RitmoGara10 Km.

È una ripetuta di 5’ in cui si incrementa progressivamente la velocità.

I ritmi possono essere gestiti sia “a sensazione” che con il GPS.

Ovviamente vanno inseriti all’interno di sedute di Corsa Lenta (CL).

Ad esempio, si può correre una seduta di 11-16 Km di CL, con all’interno da 2 a 4-5 mini-progressivi.

L’importante è che tra ogni ripetizione di mini-progressivo vengano corsi almeno 3-5’ di CL.

Come per ogni stimolo allenante, esiste il “principio della progressività”; quindi le prime volte si inseriranno 2 ripetizioni di mini-progressivo all’interno della seduta, separati anche da 10-15’ di CL, per poi incrementare il N° di ripetizioni e ridurre i tratti intermedi di CL.

 

Lo stimolo allenante principale sarà quello di conservare l’abitudine a correre a tutti i ritmi, fattore estremamente importante quando si effettuano molti Km di CL, cioè quando si incrementa il chilometraggio settimanale, oppure quando si vogliono mantenere le qualità di gara (capacità e velocità di gara) in un periodo di mantenimento.

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