Il meccanismo aerobico è il sistema più efficiente di produzione di energia, il suo limite è rappresentato dalla necessità di ossigeno per funzionare.
L’ossigeno deve essere trasportato ai muscoli dal sistema cardiovascolare, il quale ha una capacità di trasporto limitata: tale limite rappresenta il “collo di bottiglia” della produzione di energia (ATP) con tale meccanismo.
Il meccanismo aerobico è molto efficiente poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio, ed è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP.
I grassi come fonte di energia
Due sono i concetti fondamentali da ricordare sul metabolismo dei grassi.
I grassi vengono trasformati in ATP in modo meno rapido rispetto ai carboidrati.
Maggiore è lo sforzo, maggiore è la velocità con cui il muscolo deve produrre ATP, minore è la quantità di grassi utilizzata per produrre tale energia, e maggiore è quella di carboidrati.
In una corsa lenta (che consente di parlare con un compagno senza affanno) l’energia necessaria è ottenuta bruciando carboidrati e grassi circa in egual misura, mentre in una corsa ad andatura sostenuta la percentuale di grassi può scendere fino al 5% o meno.
I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati.
Questo modo di dire rende bene l’idea: quando finiscono le scorte di carboidrati, i grassi non possono essere più utilizzati come fonte di energia e il meccanismo energetico va in una crisi profonda: la prestazione crolla a livelli bassissimi.
È il caso del classico “muro” del maratoneta.
Alberto Biscardi