Il foam roller e la pallina

Foam Roller

ll foam roller è un’attrezzatura cilindrica utilizzata per l’automassaggio di 13-14 cm di diametro e di 30-35 cm di lunghezza.

A cosa serve?

  • Rilassamento delle catene miofasciali: sono l’insieme dei muscoli e del connettivo embricati tra di loro, la cui contrattura (soprattutto dei muscoli) può generare dolore, rigidità e lentezza nel recupero. Anche il connettivo può andare incontro a rigidità portando a sintomatologie dolorose e posture errate; non a caso, l’azione del foam roller è definita “release miofasciale”.
  • Azione sui trigger point sono quei punti ben definiti (solitamente localizzati nei muscoli) la cui pressione genera dolore o particolare fastidio. Le conseguenze di questi sono paragonabili (quando presenti) a quelli della contrattura delle catene miofasciali.
  • Aumento della vasodilatazione: questa favorisce l’afflusso di sangue per facilitare lo smaltimento dei cataboliti e facilitare l’apporto di sostanze nutritive al muscolo, assecondando il processo di recupero.

Come si utilizza ?

Il movimento più semplice da attuare è quello longitudinale, cioè avanti/indietro lungo la parte “più lunga” degli arti e del corpo.

La pressione può essere modulata appoggiandosi con entrambi gli arti sull’attrezzo (in questo caso la pressione esercitata su ogni arto sarà la metà del peso corporeo) o solo su 1; in quest’ultimo caso la pressione esercitata sarà la massima ottenibile, cioè il peso corporeo.

La frequenza dei movimenti consigliata è di approssimativamente 1 secondo per ogni movimento, dando comunque la precedenza alla naturalezza del gesto.

La durata solitamente consigliata è di 1-2’ per gruppo muscolare.

Sia il foam roller che la pallina (è possibile usarne anche una da tennis), se utilizzati correttamente, agiscono come decontratturanti contribuendo a risolvere il Trigger point. Ovviamente con la pallina si è in grado di agire in maniera maggiormente localizzata, percependo con più precisione dove possa essere il punto di dolore.

Per questo motivo, possiamo affermare che il foam roller è maggiormente indicato per il recupero e per decontrarre porzioni abbastanza voluminose di muscolo, mentre la pallina per punti più localizzati come i Trigger point.

Cosa sono i trigger point?

Un Trigger point è caratterizzato da un dolore localizzato (soprattutto alla digitopressione) e rigidità in uno o più punti della fascia. Attenzione, non tutti i dolori localizzati sono dei Trigger point, in quanto quest’ultimi hanno delle caratteristiche ben definite. Malgrado siano fenomeni estremamente conosciuti, ancora non si è stati in grado di dare una precisa causa fisiologica; le ipotesi sono che questi rappresentino:

  • Contratture di determinare fibre muscolari
  • Accumulo di sangue e cataboliti in determinati punti della fascia
  • Iperstimolazione di recettori neuronali dati da contratture e/o accumulo di sangue/cataboliti.

È lecito ipotizzare che in un Trigger point siano presenti (probabilmente in misura diversa) tutte e 3 le componenti citate sopra.

Non fermarti qui

Continua ad esplorare

Alleniamo la respirazione-seconda parte

Metodologia: come imparare a respirare con il naso mentre si corre Malgrado i vantaggi siano particolarmente evidenti non sono ancora stati fatti studi specifici sugli

Alleniamo la respirazione-prima parte

Quella respiratoria è una delle funzioni corporee che incide maggiormente sulla fatica. Oggi sappiamo come sia possibile, con l’allenamento, avere un’influenza profonda su questa funzione, anche

LE GRANDEZZE ATLETICHE

Molto spesso si sente parlare di Potenza Aerobica, Capacità Aerobica, Costo Energetico, Potenza Lattacida, ecc. Sono tutte grandezze utilizzate per spiegare le variabili che possono influenzare la

i cANALI PODCAST DOVE ASCOLTARCI

ci trovi anche su

Iscriviti alla newsletter

Se vuoi entrare a fare parte della famiglia di obiettivo running iscriviti alla newsletter in modo da accedere prima a promozioni e sconti