IL BIGIORNALIERO: ROBA DA PROFESSIONISTI?
E’ pensiero comune associare la doppia seduta di allenamento con gli atleti professionisti(tra l’altro alcuni atleti etiopici e keniani ne fanno addirittura tre di sedute di allenamento); in un certo senso è giusta questa associazione, ma è altrettanto vero che puo’ non essere una mera e sola prerogativa di certi atleti.
Vediamo perché.
Il mio pensiero di atleta e di allenatore si sposa con questa possibilità di inserire sedute di allenamento bi giornaliere anche per i podisti amatoriali, fermo restando il rispetto di alcune regole ed in certe condizioni.
Vediamo quali:
• La necessità di inserire una maggiore quantità di kilometri settimanali cercando di non andare a stressare l’apparato scheletrico ed i tendini con sedute troppo lunghe: si inseriscono 6-8 km la mattina(magari prima di andare a lavoro) e poi altri 10-12 la sera dopo il lavoro. In questo modo si arriva ad un buon kilometraggio senza gli effetti negativi di un’unica lunga seduta
• Aumentare la potenza lipidica in vista di gare molto lunghe, inserendo(il sabato o la domenica) 20 km la mattina presto e 20 km la sera tardi( facendo un pasto tra gli allenamenti proteico e con pochi carboidrati)
• Migliorare la capacità dell’organismo di recuperare (accelerare la velocità del recupero) sostenendo una corsa lenta blanda la mattina e magari delle ripetute tirate al pomeriggio.
• Fare una sorta di “pre riscaldamento” di 5-6 km in vista di un impegno del tardo pomeriggio
Tale forma di allenamento necessità il giusto grado di gradualità(come tutto del resto); è molto consigliato cominciare ad inserire una doppia seduta una volta alla settimana e poi via via arrivare a due e tre etc
Si parte con della semplice corsa lenta a sensazione di 2-3 km, fino ad arrivare anche a 7-10 km ed a seconda delle esigenze e condizioni atletiche del soggetto.
In conclusione, possiamo avvalerci di tante strategie, cercando sempre però di valutare bene le situazioni di ogni singolo atleta.
Alla prossima…
Alberto Biscardi