Si parla tanto di core e core stability negli ultimi anni, ma sappiamo esattamente di cosa si tratta?
Il termine “core” in inglese significa “nucleo”. Anatomicamente, il core è composto da una complessa serie di muscoli della regione compresa tra le braccia e le gambe. Si tratta di muscoli che si attivano durante qualunque movimento del corpo umano, dal più piccolo e semplice, fino al più complesso.
Il core è costituito da muscoli cosiddetti stabilizzatori (trasverso dell’addome, obliquo interno, multifido, trasverso spinale lombare), che hanno la funzione di aumentare la pressione intraddominale e di “preparare” la colonna vertebrale ad assorbire in modo ottimale l’aumento di carico; e muscoli di movimento (retto dell’addome, obliquo esterno, erettori spinali, quadrato dei lombi, adduttori, quadricipite, ischio-crurali, grande gluteo, ecc), responsabili dei movimenti del tronco.
Oggi i ricercatori stanno scoprendo che l’efficienza del core è anche coinvolta nella prevenzione e nella cura degli infortuni alle estremità, come per esempio quelli alle ginocchia. Infatti una instabilità a livello delle anche può causare un disallineamento dell’articolazione del ginocchio, che non lavorando “in asse” è soggetta a sollecitazioni anomale che, a lungo andare, possono causare infortuni come la condropatia rotulea.
L’avanguardia dello studio sulla core stability riguarda la sua influenza sulle prestazioni sportive.
Nel prossimo articolo affronteremo in pratica cosa si intende per allenamento della core stability…..
Alberto Biscardi