FASE N° 1: DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
Sotto riportiamo l’esempio di alcuni obiettivi:
- Migliorare la mobilità associata alla stabilità articolare per la prevenzione degli infortuni
- Lavoro personalizzato per il miglioramento dell’escursione articolare dell’anca, in relazione ai movimenti di estensione per runner.
- Lavoro personalizzato per il miglioramento della stiffness.
N.B.: nei prossimi articoli proporremo esempi di protocolli.
FASE N° 2: MOVIMENTI DA INGLOBARE
Più generico è l’obiettivo (esempio mobilità articolare + prevenzione infortuni) e più movimenti sono da inglobare nel proprio percorso.
Allo stesso modo, più l’obiettivo è specifico e maggiori dovranno essere i gradi di difficoltà (ed approfondimento) associati ai (o al) movimenti scelti.
Ad esempio, un lavoro personalizzato per incrementare l’escursione dell’anca avrà come movimento principale l’affondo, e movimenti secondari la Core Stability e la Forza orizzontale.
FASE N° 3: STABILIRE IL PERCORSO DELL’ALLENAMENTO
Si divide il programma in più Step temporali di difficoltà progressiva, che si prefiggono di raggiungere il nostro obiettivo.
Obiettivo che spesso è a carattere generale (prevenzione infortuni, incremento della stiffness, ecc.), e di conseguenza una volta raggiunto, necessita di un regolare mantenimento per il resto della stagione agonistica.