Sono estremamente importanti per noi podisti, ma spesso non li trattiamo cosi bene come meriterebbero!
Stiamo parlando di loro…I PIEDI!!!!
Oggi ci sono molti negozi specializzati di scarpe che propongono modelli con caratteristiche di ogni genere, per ogni tipologia di corridore; ma siamo sicuri della scelta che facciamo quando scegliamo un paio di scarpe? Sono sicuramente adatte a noi ed al nostro tipo di approccio alla corsa?
Evidentemente l’identikit tipo del podista odierno è colui che si avvicina a questo sport avanti negli anni (negli”anta”) e non ha alcuna qualità tecnica.
Sono pochi i modelli di scarpa che effettivamente hanno un drop (dislivello tra parte anteriore e posteriore della scarpa) di 12 mm , che si adattano bene a chi vuole cominciare a correre o chi pratica questo sport da poco tempo .
Anche al di fuori del mondo podistico, le scarpe cosidette da “passeggio” o da città hanno praticamente abbandonato il tacco di 1,5 cm-2 cm che tanto era efficacie nello scaricare il tndine di Achille ed il retropiede.
Se corri a 5′ al km o più lento, che te ne fai di una scarpa con drop zero? Può andare bene per un atleta da 3′ al km!!!!
Anche le stesse cibatte di casa spesso sono rasoterra senza alcun differenziale(quando addirittura non si sta scalzi direttamente) e sempre meno spesso si usano le ciabatte da “infermiere” con un bl rialzo dietro.
Da tecnico federale di atletica leggera, posso certamente affermare che ad oggi i ragazzi che solcano i campi di atletica sono lontani anni luci dai loro cotanei(noi) di 30 anni fa in quanto a forza del distretto piede caviglia e rettività del piede.
Noi eravamo abituati a giocare molto più tempo all’aria aperta piuttosto che i giovani di oggi, figli dei computer, play station e smartphone!
Purtroppo ai tempi di oggi, la parte di tecnica di corsa, l’uso dei piedi etc…è passato in secondo o terzo piano; la maggior parte dei runners comincia a correre tra i 30 e 40 anni dopo anni di sedentarietà ed è spesso in sovrappeso e peggio ancora sono autodidatti e vogliono tutto e subito:TRAIL E MARATONE!
La cosa più importante è correre e finire ad ogni costo una competizione, non imparare a correre e migliorarsi!
Tirando le somme: corriamo in molti di più rispetto a 25 anni fa, ma corriamo più lenti e peggio.