Questa metodologia di allenamento prevede una serie di stimoli allenanti alle diverse capacità non in maniera seriale ma in maniera parallela.
Mi spiego meglio.
Nella tradizionale metodologia di allenamento, veniva inserita una sequenza seriale di passaggi , quali ad esempio lo sviluppo della resistenza, aumentando di volta in volta il tempo di corsa o di cammino nelle prime settimane, per poi passare allo sviluppo della potenza aerobica e poi ancora al potenziamento della muscolatura degli arti inferiori.
Ogni componente viene introdotto in ogni singola seduta di allenamento.
inoltre nella nuova metodologia di allenamento, detta anche funzionale, si useranno solo esercizi utili al raggiungimento dell’obiettivo proposto.
Inutile a d esempio aumentare il trofismo muscolare di un distretto che poi non partecipaerà in modo costruttivo al movimento.
Sarebbe come montare un motore di una formula uno su di un’ utilitaria pensando che questa andrà più veloce, senza preoccuparsi della carrozzeria, dei freni, delle parti meccaniche.
Un’altra caratteristica di questa metodologia è Il concetto di PREVALENZA.
Significa che all’interno di una seduta allenante , pur allenando più capacità allo stesso tempo, può esservi una prevalenza di uno stimolo.
Quando corriamo un’ora su un terreno sconnesso con piccole salitelle e discese a diverse velocità non alleniamo solamente le fibre muscolari di tipo I, ma anche quelle intermedie di tipo II e l’energia non è prodotta da solo carboidrati o lipidi, ma da una miscela che varia continuamente a seconda delle richieste energetiche.
Quindi, nell’applicazione di questo metodo, decideremo di realizzare una seduta di allenamento che IN PREVALENZA priviligerà uno stimolo piuttosto che un altro.