Train the gut (allena l’intestino)
Tra il 30% ed il 90% degli atleti nella vita ha avuto problematiche gastrointestinali in gara.
Per questo motivo è fondamentale comprendere le cause e i possibili rimedi.
Abituare l’apparato digerente ad ingerire le sostanze che poi saranno integrate in gara, è un ottimo metodo per limitare l’incidenza di questi problemi; quindi utilizzare i carboidrati in allenamento ed esercitarsi con lo stomaco con il grado di riempimento tipico della competizione può essere una buona strategia se si preparano gare in cui la cui lunghezza necessita di integrazione in gara.
Ma come impostare questa strategia all’atto pratico in allenamento?
Innanzitutto, è importante comprendere come ogni atleta reagisce individualmente alle condizioni di gara; chi non ha mai avuto problemi, è sufficiente che integri con carboidrati (nella stessa modalità di gara) negli ultimi allenamenti di durata (ad esempio i “lunghi”) che precedono competizione; questo permetterà anche di concludere l’allenamento in condizioni di minor depauperamento delle corte di glicogeno permettendo di recuperare più facilmente.
Non solo, prima degli ultimi allenamenti di durata, è consigliabile anche utilizzare (solo nelle 24 ore che precedono l’allenamento) la stessa strategia alimentare (soprattutto se si sceglie di utilizzare il carico di carboidrati) per vedere la tolleranza anche nei confronti di questo approccio.
Per chi invece è ad alto rischio di sintomatologia gastrointestinale, può integrare in qualche altro allenamento con acqua durante la seduta (non necessariamente con carboidrati).
In ogni modo, è molto importante la gradualità, senza mai ingerire una quantità di fluidi superiori a quelle che si utilizzeranno in gara.
In più, nelle ore che precedono la competizione è importante attuare accorgimenti alimentari che riducano il rischio di problematiche.
to be continued…