Ho preso spunto da un noto film degli anni ottanta del secolo scorso per approfondire una delle tematiche più discusse degli ultimi tempi: Correre a piedi nudi fa davvero bene?
Come ogni altra realtà che ci circonda, anche il mondo della corsa subisce continue interferenze.
Ci sono una serie di elementi a sostegno della corsa al “naturale” che ci possano far pensare che sia inevitabilmente il toccasana per noi ed i nostri piedi, ovvero:
- non nasciamo con le scarpe e quindi di conseguenza siamo fatti per camminare e correre scalzi
- intere popolazioni ancora oggi vivono, lavorano, camminano e corrono a piedi nudi, quindi anche noi possiamo e dobbiamo farlo.
Vediamo adesso perché tali affermazioni non possono essere prese alla lettera, bensì contestate.
Sebbene il nostro piede sia un capolavoro di ingegneria, è molto delicato.
Non possiamo tutt’un tratto decidere di toglierci le scarpe e cominciare a correre senza andare incontro ad infortuni di vario genere.
Questo perché il nostro piede sin da piccoli è stato protetto da calzature e di punto in bianco toglierle per camminare o correre su terreni non adatti ci farà del male e basta.
Le tribù, le popolazioni che vivono scalze, lo fanno da sempre e soprattutto lo fanno su terreni ancora naturali, in cui il piede si è adattato.
I nostri ambienti non sono adatti ad ospitare la pianta del nostro piede!
Se volete correre bene, cominciate a curare la loro mobilità , recuperando la loro piena funzionalità, con esercizi specifici…ma lasciate perdere la corsa a piedi nudi…piuttosto ricercate la soluzione migliore in calzature che si adattino ai vostri piedi, lasciando perdere le mode!
Buone corse a tutti!